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Isak Andic, fondatore di Mango, è morto: il mondo della moda piange uno dei suoi protagonisti più iconici

Isak Andic, l’imprenditore spagnolo di origine turca e fondatore del marchio di moda Mango, è morto all’età di 71 anni. La notizia della sua scomparsa ha scosso il mondo della moda e dell’economia, suscitando cordoglio e messaggi di affetto da parte di colleghi, dipendenti e personalità di spicco. La sua vita e la sua carriera sono state un esempio di determinazione e spirito imprenditoriale, con Mango che oggi conta più di 2.700 negozi in tutto il mondo.

La vita di Isak Andic: da Istanbul a Barcellona
Isak Andic era nato a Istanbul nel 1953 in una famiglia ebraica sefardita. Negli anni ’60, la famiglia si trasferì a Barcellona in cerca di migliori opportunità economiche. Già da giovane, Andic dimostrò uno spiccato senso per gli affari: iniziò vendendo camicie artigianali e bluse floreali ai negozi locali, intuendo il potenziale di un mercato in crescita.

Nel 1984, insieme al fratello Nahman, fondò Mango, aprendo il primo negozio a Barcellona. L’anno seguente, Mango contava già sei negozi in Spagna, e da lì iniziò una rapida espansione nazionale e internazionale. Negli anni ’90, il marchio si affacciò sul mercato globale, con aperture in Portogallo, Asia e successivamente in tutto il mondo

Il successo imprenditoriale con Mango
Sotto la guida di Andic, Mango divenne uno dei principali rivali di Inditex (proprietario di Zara) nel settore della moda “fast fashion”. Il brand si distinse con un posizionamento chiaro: uno stile elegante e accessibile, rivolto a un pubblico giovane ma sofisticato.

Negli anni recenti, Mango ha rafforzato la sua presenza internazionale. Il 2023 è stato un anno record, con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e un utile netto di 171 milioni di euro, raddoppiato rispetto all’anno precedente. Nel 2024, la crescita è proseguita con un fatturato di 1,54 miliardi di euro solo nel primo semestre, il migliore risultato nella storia della società​

Andic è stato anche uno dei principali azionisti di Banco Sabadell e ha sempre mantenuto un profilo discreto, preferendo lavorare lontano dai riflettori.

L’eredità lasciata da Andic
Il contributo di Andic all’industria della moda è innegabile. Con Mango, ha creato un impero internazionale con negozi in 110 paesi, oltre 15.500 dipendenti e una visione chiara: portare l’eleganza della moda accessibile in tutto il mondo.

Il marchio Mango ha puntato sulla digitalizzazione e sull’espansione internazionale. Solo nel 2024, il brand ha rafforzato la sua presenza negli Stati Uniti con l’apertura di negozi a New York, Washington e altre città strategiche. L’obiettivo di Andic era di portare Mango a una fatturazione di 4 miliardi di euro entro il 2026, con un piano di crescita ambizioso che prevedeva 500 nuove aperture in tutto il mondo

Reazioni alla scomparsa di Andic
La notizia della morte di Andic ha generato una grande ondata di reazioni. Dipendenti, dirigenti e colleghi del settore della moda hanno espresso il loro cordoglio, descrivendo Andic come un leader visionario, sempre attento alle esigenze del mercato e capace di reinventarsi anche nei momenti più difficili.

“Con la scomparsa di Isak Andic, il settore della moda perde uno dei suoi protagonisti più brillanti”, ha dichiarato un rappresentante di Mango. “Il suo spirito imprenditoriale e la sua capacità di guardare al futuro resteranno sempre parte del DNA del nostro brand”.

La morte di Isak Andic segna la fine di un’epoca per Mango e per il mondo della moda in generale. La sua storia, da immigrato a Barcellona a magnate della moda internazionale, è un esempio di come la determinazione e la visione possano portare al successo. La sua eredità continuerà a vivere attraverso il marchio Mango, che resta uno dei colossi più influenti nel mondo della moda contemporanea.

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